Decreto “Liquidità” (parte seconda): misure a sostegno della liquidità delle imprese.

In attesa di venire a conoscenza del testo del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, si effettua una prima sintesi delle misure di sostegno economico per imprese, e lavoratori autonomi, in conseguenza all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19, come indicate nel comunicato stampa n.39 del Consiglio dei Ministri.

Dopo aver descritto una carrellata delle principali decisioni in materia fiscale, ecco una prima sintesi con le misure a sostegno della liquidità delle imprese.

SI EVIDENZIA CHE AD OGGI NON E’ ANCORA PRESENTE IL TESTO DEL DECRETO DEFINITIVO E CHE PER ALCUNE MISURE OCCORRERA’ L’OK DELLA COMMISSIONE EUROPEA E LE PROCEDURE DIRAMATE DAGLI ENTI FINANZIARI.

 

 

PRIMA FASCIA DI SOSTEGNO
Prestiti fino a 25.000€

Per le PMI, gli imprenditori individuali e gli esercenti arti e professioni la cui attività sia stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, attestata da dichiarazione autocertificata e in presenza di determinati requisiti è concessa una garanzia al 100%senza alcuna valutazione del merito di credito.
Si resta in attesa del testo del decreto per capire i tassi applicati (comunicati vicino allo zero) e le durate dei finanziamenti, oltre alle modalità di richiesta ed erogazione, ad ora solo ipotizzate.

 

SECONDA FASCIA DI SOSTEGNO
Prestiti fino a 800.000€

Per imprese fino a 499 dipendenti con fatturato fino a 3,2 milioni di €, la cui attività sia stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, attestata da dichiarazione autocertificata e in presenza di determinati requisiti è concessa una garanzia al 90%con valutazione del merito di credito, con la possibilità di arrivare al 100% grazie ai Confidi.
Si resta in attesa del testo del decreto per capire i tassi applicati (comunicati vicino allo zero) e le durate dei finanziamenti, oltre alle modalità di richiesta ed erogazione, ad ora sconosciute.

 

TERZA FASCIA DI SOSTEGNO
Prestiti fino a 5.000.000€

Per le imprese fino a 499, sena limite di fatturato, la cui attività sia stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, attestata da dichiarazione autocertificata e in presenza di determinati requisiti è concessa una garanzia al 90%con valutazione del merito di credito, con possibilità di arrivare al 100 per cento con la controgaranzia dei Confidi.
Si resta in attesa del testo del decreto per capire i tassi applicati (comunicati vicino allo zero) e le durate dei finanziamenti, oltre alle modalità di richiesta ed erogazione, ad ora sconosciute.

 

QUARTA FASCIA DI SOSTEGNO
Prestiti con garanzia SACE S.p.A.

Si applica una procedura semplificata per il rilascio delle garanzie che coprono prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato senza limiti di fatturato, per imprese di tutti i tipi.
Detti prestiti potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale con un sistema di erogazione semplificato e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con vincoli tra cui l’impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia.
In dettaglio:

  • le imprese con meno di 5.000 dipendentiin Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro ottengono una copertura pari al 90%dell’importo del finanziamento richiesto. Per queste è prevista una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia;
  • la copertura scende all’80%per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro e al 70%per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi;
  • per le piccole e medie imprese, anche individuali o partite Iva, sono riservati 30 miliardi e l’accesso alla garanzia rilasciata da SACE sarà gratuito ma subordinato alla condizione che le stesse abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.

La procedura semplificata prevede che:

  • l’impresa interessata  all’erogazione  di un finanziamento garantito da Sace S.p.A. presenta a una banca, la domanda di finanziamento garantito dallo Stato;
  • in caso di esito positivo della delibera di erogazione del finanziamento da parte della banca, questa trasmette la richiesta di emissione della garanzia a Sace S.p.A. e quest’ultima processa la richiesta, verificando l’esito positivo del processo deliberativo del soggetto finanziatore ed emettendo un codice unico identificativo del finanziamento e della garanzia;
  • labanca procede al rilascio del finanziamento assistito dalla garanzia concessa dalla Sace S.p.A.