Addio all’Irap dal 2022 per le imprese individuali e per i professionisti: l’ultimo (eventuale) adempimento per questi soggetti sarà dunque il pagamento del saldo per il periodo di imposta 2021. L’eliminazione del tributo non inciderà però sul contenzioso in essere in assenza di una specifica disposizione in tal senso.

E’ questo quanto previsto dall’emendamento presentato dal governo in commissione bilancio del senato al disegno di legge di bilancio del prossimo anno, con il quale, in modo molto sintetico, si dice che a decorrere dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore della manovra (e dunque dal 2022 considerando come i soggetti interessati non possono avere un periodo di imposta diverso dall’anno solare), l’Irap non è dovuta dalle persone fisiche esercenti attività commerciali ed esercenti arti e professioni.

La logica, dunque, è quella di eliminare il tributo regionale per le realtà di minori dimensioni e, in generale, per i professionisti posto che la rubrica dell’articolo si riferisce esplicitamente alle persone fisiche. Pertanto, dal prossimo anno, non si dovrà più valutare l’esistenza o meno di una autonoma organizzazione, argomento che, soprattutto con riferimento al comparto professionale, nel corso di questi anni ha rappresentato un elemento foriero di un notevole contenzioso tra amministrazione finanziaria e contribuenti.

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