Nei giorni scorsi il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, ha presentato alla Commissione europea il Piano Strategico Nazionale per l’attuazione e il coordinamento dei programmi della PAC 2023-2027.

Il Piano prevede:

  1. circa 10 miliardi di euro, tra primo e secondo pilastro, da destinare ad interventi con finalità ambientali: in questo quadro è previsto lo stanziamento ai 5 eco-schemi nazionali del 25% delle risorse degli aiuti diretti;
  2. 1,8 miliardi di euro per il miglioramento delle condizioni di benessere animale e il contrasto del fenomeno dell’antimicrobico resistenza, in attuazione della strategia Farm to Fork;
  3. un sistema di aiuti al reddito più equo, attraverso la progressiva perequazione del livello del sostegno al reddito che, prendendo a riferimento l’intero territorio nazionale, determina un sensibile riequilibrio nell’allocazione delle risorse dei pagamenti diretti, a vantaggio delle aree rurali intermedie e delle aree rurali con problemi di sviluppo, nonché delle zone montane e di alcune zone collinari interne;
  4. interventi a favore dei comparti produttivi che avvertono maggiori difficoltà;
  5. 3 miliardi di euro per i nuovi strumenti di gestione del rischio, per far fronte alle crescenti avversità climatiche di carattere catastrofale. In tale ambito, lo strumento delle assicurazioni agevolate sarà affiancato dal nuovo fondo di mutualizzazione nazionale, cui concorrono anche gli agricoltori attraverso una trattenuta del 3% dei pagamenti diretti;
  6. il rafforzamento della competitività delle filiere;
  7. il potenziamento delle politiche a favore dei giovani, integrando gli strumenti del primo e del secondo pilastro della PAC (a tal fine è previsto lo stanziamento di 1.250 milioni);
  8. maggiore equità e sicurezza nelle condizioni di lavoro, anche attraverso una maggiore trasparenza degli aspetti contrattuali e una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro;
  9. una maggiore attenzione alle aree rurali;
  10. l’incentivazione alla diffusione della gestione forestale sostenibile;
  11. una nuova attenzione al sistema della conoscenza (AKIS).

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