Nel Decreto interministeriale sulle politiche di coesione è prevista la super deduzione sulle assunzioni in accordo ai principi individuati nel primo modulo della riforma fiscale contenuta nel D.Lgs. n. 216/2023.

La misura prevede una maxi deduzione al 120% sugli oneri contributivi delle imprese, indipendentemente dalla forma societaria, e dei lavoratori autonomi che effettuano delle nuove assunzioni. La percentuale sale invece al 130% se l’assunzione interessa giovani, donne ed ex percettori del Reddito di cittadinanza.

La bozza di Decreto Economia e Lavoro prevede che potranno beneficiare della maggiorazione le seguenti categorie di contribuenti:

Beneficiari Superbonus assunzioni
Società di capitali (s.r.l., s.p.a., s.a.p.a.)
Enti non commerciali (limitatamente ai nuovi assunti utilizzati nell’esercizio dell’attività commerciale)
Società di persone e soggetti equiparati
Imprese individuali
Esercenti arti e professioni, anche in forma di associazione professionale o di società semplice

Restano fuori, invece, i soggetti non titolari di reddito d’impresa quali, ad esempio, gli imprenditori agricoli e coloro che svolgono attività commerciali in via occasionale.

Allo stesso modo non hanno la possibilità di accedere all’agevolazione le società e gli enti che siano:

  • in liquidazione ordinaria;
  • in liquidazione giudiziale;
  • in un qualsiasi istituto liquidatore previsto dalla crisi d’impresa.

La misura di favore scatta a condizione che i soggetti beneficiari:

  • abbiano esercitato effettivamente l’attività nei 365 giorni antecedenti il primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023;
  • si realizzi un incremento occupazionale (inteso come incremento del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 rispetto al periodo d’imposta precedente).

Fonte Mysolution